mercoledì 13 febbraio 2013

Chiuso registromedici.com il sito che truffava i medici


Nell'agosto 2011 un medico di Caserta presentava denuncia contro il sito www.registromedici.com per tentata truffa.
In seguito alle indagini coordinate dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Venere , i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta hanno sventato una truffa continuata posta in essere in tutto il territorio nazionale nei confronti della categoria dei medici italiani, quantificata in circa 64 milioni di euro, gran parte dei quali transitati in conti esteri.
Sono state denunciate due persone, una di origine elvetica e l'altra di nazionalità italiana (dipendente di Poste Italiane S.p.A. e con precedenti specifici per aver perpetrato analoga truffa) e hanno sequestrato il sito internet www.registromedici.com di proprietà di una società portoghese (la United Sa) e una casella postale ubicata presso la filiale di Poste Italiane di Lodi, intestata ad una cittadina svizzera residente in Portogallo.

I circa 350.000 iscritti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri , sono stati adescati mediante un modulo di iscrizione e/o aggiornamento delle notizie in una banca dati on line apparentemente gratuita, inviato dal "Registro Italiano dei Medici" per fini promozionali.

Il modulo prevedeva una sezione in cui andava indicata la volontà di recedere da un contratto annuale a pagamento , ma bastava indicare male le crocette per sottoscrivere invece (rispedendolo) un contratto a tutti gli effetti; risultato? Migliaia di contratti triennali alla modica cifra di 1300 € all'anno!

E , alla minaccia di denunce alla guardia di Finanza molti si sono visti prima recapitare una lettera con la quale la somma iniziale veniva decurtata di 300 euro e, a seguito di ulteriori vibranti proteste, se ne sono visti recapitare una seconda con la quale veniva richiesta la somma di 500 euro per rescindere il contratto prima dei tre anni.



L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha stabilito che si trattava di pubblicità ingannevole, irrogando alla società portoghese la sanzione pecuniaria di 100 mila euro.

Tutto chiarito dunque .... !?

Io non ne sarei tanto sicuro ===> http://www.united.com.pt/

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