mercoledì 30 gennaio 2008

UE: garantita la privacy per le P2P. E' subito Caos

La Comunità europea sostiene che non vi sia obbligo di divulgazione dei dati personali di navigazione in un procedimento civile.

Ma anche che gli Stati membri debbano mantenersi in equilibrio tra il rispetto della privacy e la tutela della proprietà intellettuale. Il tutto senza violare le attuali norme comunitarie.

La Corte di Giustizia europea si è finalmente espressa sul contenzioso che vede coinvolte l'operatore spagnolo Teléfonica e l'associazione Promusicae, che rappresenta gli interessi dell'industria discografica spagnola e che si era rivolta ai tribunali nazionali per obbligare l'operatore Teléfonica a fornire l'identità di alcuni suoi clienti dediti allo sharing di musica protetta da copyright.

La Corte spagnola di fronte ad uno scenario così articolato, qualche mese fa, ha deciso di coinvolgere la Corte di Giustizia delle Comunità europea: di fatto si trattava di chiarire se esistesse l'obbligo di divulgazione delle informazioni personali anche in un procedimento civile.

La Corte di Giustizia Europea ha così risposto :

"Il diritto comunitario non impone agli Stati membri, per garantire l'effettiva tutela del diritto d'autore, l'obbligo di divulgare dati personali nel contesto di un procedimento civile", si legge nel primo capoverso della sentenza della Corte di Giustizia UE pubblicato ieri.

Il problema è che un buon numero di testate giornalistiche hanno interpretato malamente la sentenza.

Molti attivisti hanno interpretato questa indicazione di equilibrio come un viatico alla totale autonomia degli Stati membri, soprattutto se si considera che nel comunicato si legge che "le direttive sulla tutela dei dati personali offrono agli Stati membri la possibilità di istituire deroghe all'obbligo di garantire la riservatezza dei dati sul traffico".

Ecco, queste "deroghe" hanno scatenato un putiferio online.

Pare - per alcuni osservatori - che non sia tollerabile che la Corte di Giustizia lasci agli Stati membri l'ultima parola sulla questione.Sempre e comunque nel rispetto delle leggi comunitarie vigenti.

tratto da : Yahoo.news

 

 

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