venerdì 17 agosto 2007

Il black-out di Skype milioni di utenti oscurati

L'azienda che fa parlare via web milioni di persone

ha escluso un attacco: "E' solo un problema di software"

"Stiamo lavorando per risolvere i problemi di registrazione". L'avviso campeggia dalle ore 16 di ieri sul sito web di Skype, che avverte di un momentaneo blackout del servizio telefonico via internet più famoso del mondo. Nel blog aziendale, il guasto è spiegato con un problema di software: viene smentita l'ipotesi circolata sul web di un attacco hacker e di una violazione del sistema dei pagamenti.

Chiunque desidera iscriversi, infatti, non può farlo, nonostante l'azienda posseduta da eBay assicuri che tutto sarà risolto entro 12-24 ore, senza però dare alcun altro dettaglio sul guasto tecnico, nemmeno attraverso il Customer Service.

Chi si è già registrato può riuscire a connettersi, senza però vedere gli altri "contatti" in linea, trovandosi quindi nell'impossibilità di avviare alcuna comunicazione. Ancora attivo sul sito, invece, il download del programma che permette di effettuare telefonate a basso costo al computer e di scambiare messaggi e file in tempo reale a costo zero. Il blackout, secondo alcuni esperti della Rete, potrebbe essere dovuto ad alcuni aggiornamenti della piattaforma software, oppure a una defaillance dei nodi del sistema basato su piattaforma P2P (peer-to-peer).

Il popolare software, disponibile dal 2002, è completamente gratis come Instant Messenger per la funzione chat, mentre sfrutta la tecnologia VoIP per il servizio SkypeOUT, che consente di chiamare da qualsiasi parte del mondo, grazie a internet, abbattendo così i costi della rete telefonica tradizionale, utilizzata solo nell'ultima tratta della chiamata.

La sfida di Skype verso tutti i gestori di telefonia si traduce in un risparmio dell'86 per cento su telefono fisso, che diventa del 56 per quanto riguarda le chiamate verso telefonino. Il servizio, che nei picchi di utilizzo ha toccato i 5 milioni di utenti collegati contemporaneamente, dovrebbe riprendere a momenti. Intanto, l'azienda liquida la faccenda con un laconico: "Ci scusiamo per l'inconveniente".
INTERNET

(17 agosto 2007)

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