Migliaia di notifiche di pagamento sono state inviate a chi , pur non dichiarando il possesso di una Televisione è risultato possessore di un PC . E sono seguiti anche migliaia di ricorsi .
La Rai si difende dichiarando che è la legge a stabilire chi deve pagare il canone e la legge dice che deve pagare chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv.
In effetti esiste un Regio decreto del lontano 1938, in cui si specifica che tale tassa e' dovuta per il possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”.
In altre parole, qualsiasi apparecchio che teoricamente puo' essere modificato per guardare un programma televisivo ne e' soggetto.
La Rai, approfittando di questo, ha cominciato a pretendere la tassa non solo per i televisori, ma anche per i “personal computer, decoder e altri apparecchi multimediali”.
E siamo quasi alla rivolta multimediale , ma , attualmente , pare non ci sia nessun politico disponibile ad occuparsi della faccenda .
Resta solo la possibilità del ricorso , ma , invece di indirizzarlo alla RAI , seguiamo il consiglio della ADUC:
"Invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un proprio interpello al ministero delle Finanze. In tal caso , infatti , se non vi sara' risposta, si potra' tranquillamente non pagare piu' il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni."
Qui il modulo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=209560
La Rai si difende dichiarando che è la legge a stabilire chi deve pagare il canone e la legge dice che deve pagare chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv.
In effetti esiste un Regio decreto del lontano 1938, in cui si specifica che tale tassa e' dovuta per il possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”.
In altre parole, qualsiasi apparecchio che teoricamente puo' essere modificato per guardare un programma televisivo ne e' soggetto.
La Rai, approfittando di questo, ha cominciato a pretendere la tassa non solo per i televisori, ma anche per i “personal computer, decoder e altri apparecchi multimediali”.
E siamo quasi alla rivolta multimediale , ma , attualmente , pare non ci sia nessun politico disponibile ad occuparsi della faccenda .
Resta solo la possibilità del ricorso , ma , invece di indirizzarlo alla RAI , seguiamo il consiglio della ADUC:
"Invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un proprio interpello al ministero delle Finanze. In tal caso , infatti , se non vi sara' risposta, si potra' tranquillamente non pagare piu' il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni."
Qui il modulo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=209560
2 commenti:
La Rai e un Ente Statale, per richiedere il canone dovrebbe firmare un contratto con i Cittadini ed il possesso del televisore o radio è una tassa di possesso deve essere pagata all'Ufficio dell'Entrate, inoltre il pc, ipod, cellulari, per essere attivati ad internet i Cittadini pagano un canone mensile per la rete ADSL. Pertanto la richiesta della Rai è impropria ed giuridicamente opinabile. Distitnti Saluti
www.italialibera.net
non pagate nulllaaaaaaaaaaaaa so stunzate
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